DOMANDE FREQUENTI
In questa sezione trovi risposte chiare e aggiornate alle domande più frequenti su tempi, costi, procedura, ruoli dei partecipanti e valore legale degli accordi. Troverai anche indicazioni precise su come avviare un procedimento con noi, come svolgerlo in modalità telematica e altro ancora. La sezione comprende anche le indicazioni sulla formazione e sui nostri corsi.
FAQ sulla mediazione civile e commerciale.
- Materie soggette a mediazione obbligatoria
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1. Condominio
Le controversie su spese condominiali, ripartizione di millesimi, uso delle parti comuni o responsabilità dell'amministratore richiedono un preventivo tentativo di mediazione.
Esempi pratici: infiltrazioni tra appartamenti, controversie su delibere assembleari.
2. Diritti reali
Rientrano qui questioni relative a proprietà, usufrutto, servitù, uso, abitazione e altri diritti su beni immobili.
Esempi pratici: contese su confini, passaggi, usucapione, accesso o distanze legali.
3. Divisione
Ogni volta che si deve dividere un patrimonio comune (es. tra eredi o ex soci), prima del giudizio è necessaria la mediazione.
Esempi pratici: scioglimento di comunione ereditaria o tra ex coniugi.
4. Successioni ereditarie
Controversie su quote ereditarie, testamenti, legittime e collazione richiedono mediazione obbligatoria.
Esempi pratici: contestazioni tra coeredi, disconoscimento di testamento o quote.
5. Patti di famiglia
Negozio giuridico con cui l’imprenditore trasferisce l’azienda a uno o più discendenti. Eventuali controversie sono soggette a mediazione prima del giudizio.
Esempi pratici: opposizione di altri eredi, valutazione dei beni.
6. Locazione
Conflitti su contratti di affitto di immobili, durata, canoni, sfratti (in certi casi) devono passare per mediazione.
Esempi pratici: mancato pagamento canoni, danni all’immobile, durata del contratto.
7. Comodato
Trattandosi di un prestito gratuito d’uso, le controversie su restituzione, danni o uso improprio devono passare per mediazione.
Esempi pratici: immobili dati in uso gratuito a familiari o soci.
8. Affitto di azienda
Quando un'azienda viene concessa in affitto, qualsiasi controversia sulla gestione, canoni o danni è soggetta a mediazione.
Esempi pratici: conflitti tra imprenditore e affittuario.
9. Risarcimento danni da responsabilità medica e sanitaria
Obbligo introdotto per ridurre il contenzioso e favorire accordi tra pazienti, strutture sanitarie e medici.
Esempi pratici: interventi chirurgici mal riusciti, diagnosi errate, infezioni ospedaliere.
10. Risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità
Comprende anche post su social media e contenuti online.
Esempi pratici: articoli giornalistici offensivi, recensioni false, post diffamatori.
11. Contratti assicurativi
Controversie tra assicurato e compagnia (es. su indennizzi, clausole, esclusioni) devono passare per mediazione.
Esempi pratici: sinistri auto, polizze vita, danni da eventi atmosferici.
12. Contratti bancari
Contenziosi su mutui, scoperti, anatocismo, fideiussioni, spese occulte.
Esempi pratici: errato calcolo interessi, estinzione anticipata, oneri contrattuali.
13. Contratti finanziari
Compresi quelli con intermediari o gestori (SIM, SGR), fondi, derivati o azioni.
Esempi pratici: perdite da investimenti, mancata trasparenza, profilazione inadeguata del cliente.
📌 Note finali
La mediazione obbligatoria si applica solo per controversie civili e commerciali (no penale o lavoro).
Il tentativo è condizione di procedibilità: senza, il giudice non può decidere sulla causa.
La procedura è assistita da un avvocato e il mediatore è iscritto presso un organismo accreditato. - Costi del procedimento
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📑 Spese di mediazione (DM 150/2023)
1. Avvio + primo incontro (sempre dovuti)
Se la lite vale fino a 1.000 euro: ciascuna parte paga 100 euro (40 euro di avvio + 60 euro primo incontro).
Se la lite vale da 1.001 a 50.000 euro: ciascuna parte paga 195 euro (75 euro di avvio + 120 euro primo incontro).
Se la lite vale oltre 50.000 euro o di valore indeterminabile alto: ciascuna parte paga 280 euro (110 euro di avvio + 170 euro primo incontro).
Queste somme sono ridotte del 20% se la mediazione è obbligatoria o demandata dal giudice.
Sono da aggiungere IVA e spese vive (ad esempio convocazioni, copie, firma digitale).
2. Incontri successivi (solo se la mediazione prosegue oltre il primo)
Fino a 1.000 euro → 65 euro per parte.
Da 1.001 a 5.000 euro → 130 euro per parte.
Da 5.001 a 10.000 euro → 240 euro per parte.
Da 10.001 a 25.000 euro → 360 euro per parte.
Da 25.001 a 50.000 euro → 600 euro per parte.
Da 50.001 a 250.000 euro → 1.000 euro per parte.
Da 250.001 a 500.000 euro → 2.000 euro per parte.
Da 500.001 a 2.500.000 euro → 3.800 euro per parte.
Da 2.500.001 a 5.000.000 euro → 5.200 euro per parte.
Oltre 5.000.000 euro → 9.200 euro per parte.
In caso di accordo queste indennità possono essere aumentate fino al 20%.
Se la mediazione è obbligatoria o demandata, sono ridotte del 20%. - Agevolazioni fiscali
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📌 Agevolazioni fiscali
Credito d’imposta
Se la mediazione si conclude con successo (accordo): ciascuna parte ha diritto a un credito d’imposta fino a 600 euro, commisurato alle indennità pagate.
Se si conclude senza accordo: il credito d’imposta massimo è di 300 euro.
Il credito è utilizzabile in compensazione con le imposte.
Esonero dall’imposta di registro
L’accordo di mediazione è esente da imposta di registro fino a 100.000 euro di valore.
Oltre questa soglia, l’imposta è dovuta solo per la parte eccedente.
Esonero da imposta di bollo e da altre spese
Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi alla mediazione sono esenti da bollo e da ogni spesa, tassa o diritto. - Conseguenza per la mancata partecipazione al procedimento
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📌 Conseguenze processuali
Improcedibilità della causa
Nelle materie in cui la mediazione è condizione di procedibilità (es. locazioni, diritti reali, successioni, divisioni, RC auto, ecc.), la mancata partecipazione comporta che la causa non può proseguire finché non si esperisce la mediazione.
Valutazione del giudice
Se una parte non partecipa senza giustificato motivo, il giudice può trarre argomenti di prova ai sensi dell’art. 116 c.p.c., cioè considerare negativamente la condotta ai fini della decisione.
Condanna alle spese di lite
La parte che non partecipa può essere condannata a pagare le spese processuali, anche se poi vince la causa, se il giudice ritiene ingiustificata l’assenza.
📌 Conseguenze economiche
Sanzione pecuniaria
Se la mediazione era obbligatoria o demandata dal giudice, la parte assente può essere condannata a versare allo Stato una somma pari al contributo unificato dovuto per il giudizio.
Perdita delle agevolazioni fiscali
Chi non partecipa perde la possibilità di beneficiare del credito d’imposta legato alla mediazione.
📌 Conseguenze strategiche
Rischio di soccombenza virtuale
Se la controparte si dimostra disponibile e ragionevole in mediazione, l’atteggiamento di chi non partecipa può pesare sulla valutazione finale del giudice (ad esempio nella ripartizione delle spese).
Mancata opportunità di accordo
Si perdono i vantaggi dell’accordo: tempi rapidi, costi ridotti, benefici fiscali, mantenimento dei rapporti tra le parti. - Il verbale di mediazione
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📑 Il verbale di mediazione
1. Cos’è
È l’atto conclusivo della procedura di mediazione.
Viene redatto dal mediatore alla fine degli incontri, sia che la mediazione si chiuda con accordo, sia che si chiuda senza accordo.
Contiene la sintesi dello svolgimento e l’esito della mediazione.
2. Chi lo firma
Deve essere firmato da:
il mediatore;
tutte le parti presenti o i loro rappresentanti;
gli avvocati che assistono le parti (nelle materie in cui la mediazione è condizione di procedibilità è obbligatoria l’assistenza legale).
3. Contenuti principali
Il verbale normalmente include:
dati dell’organismo di mediazione e del procedimento;
generalità delle parti, dei difensori e del mediatore;
indicazione della sede/data dell’incontro;
sintesi delle posizioni emerse durante la procedura;
l’esito:
Accordo raggiunto: allegato al verbale il testo dell’accordo.
Mancato accordo: dichiarazione che la mediazione si è conclusa senza successo.
Assenza di una parte: annotazione della mancata partecipazione, utile ai fini processuali.
4. Effetti giuridici
Accordo con valore di titolo esecutivo: se sottoscritto dalle parti e dagli avvocati, l’accordo allegato al verbale costituisce titolo esecutivo per:
espropriazione forzata;
esecuzione per consegna o rilascio;
obblighi di fare o non fare.
Se l’accordo riguarda beni immobili, il verbale costituisce titolo per la trascrizione nei registri immobiliari, se firmato anche dai difensori.
Mancato accordo: il verbale è condizione necessaria per proseguire con la causa civile davanti al giudice.
5. Deposito e conservazione
Il verbale (con eventuale accordo) è depositato presso la segreteria dell’organismo di mediazione, che lo conserva.
Viene rilasciata copia autentica alle parti su richiesta.
Può essere redatto in forma digitale e firmato con firma elettronica qualificata.
6. Aspetti fiscali
Se contiene accordo: esente da imposta di registro fino a 100.000 euro di valore (oltre si paga l’imposta solo sull’eccedenza).
Esente da imposta di bollo e da ogni altra tassa o diritto.
Dati societari, contatti, modalità di presentazione delle domande, rapporti con l'organismo.
- Dati societari
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🏢 Dati generali & contatti
Ragione sociale: InMediaLex S.r.l.
Partita IVA: 06912371215
IBAN per pagamenti: IT59U0306903523100000065085
Telefono principale: 08119203400
Fax: 08119109229
Email segreteria: segreteria@inmedialex.it
PEC: inmedialex@pec.it
Codice destinatario (per fatturazione elettronica): KRRH6B9 - Come presentare una domanda di mediazione
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1. Compilazione della domanda
Occorre compilare un modulo di domanda di mediazione.
La modulistica è disponibile sul sito in formato PDF/DOC compilabile nella sezione Modulistica.
Vanno indicati:
dati della parte istante (chi presenta la domanda), dati della controparte, oggetto della controversia, valore della lite, eventuali documenti allegati.
2. Modalità di presentazione
La domanda può essere presentata in tre modi:
Via email ordinaria → a segreteria@inmedialex.it
Via PEC → a inmedialex@pec.it
Sul sito è anche disponibile un form online che consente di inoltrare la domanda direttamente via web, allegando la documentazione necessaria.
3. Adesione alla mediazione
Se ricevi un invito a mediare da controparte, devi compilare il modulo di adesione.
Anche questo modulo si trova nella sezione Modulistica.
Deve essere inviato con le stesse modalità (email, PEC).
4. Delega
Se non puoi partecipare personalmente, puoi nominare un rappresentante.
Serve compilare e firmare la delega a conciliare, anch’essa scaricabile dal sito.
5. Pagamenti
Alla presentazione della domanda occorre versare le spese di avvio previste dal regolamento.
I pagamenti si possono effettuare tramite bonifico bancario (IBAN pubblicato sul sito), carta di credito o PayPal.
La ricevuta di pagamento deve essere allegata alla domanda o all’adesione.
6. Convocazione delle parti
Dopo la presentazione della domanda, la segreteria di InMediaLex provvede a:
registrare la pratica, nominare il mediatore competente, fissare la data del primo incontro, convocare le parti tramite PEC o raccomandata.
7. Svolgimento della mediazione
Gli incontri possono svolgersi:
in presenza presso le sedi operative, in modalità telematica (videoconferenza), se richiesto.
Se al primo incontro non si raggiunge un accordo, le parti possono decidere se proseguire o meno. - Presentare una domanda di mediazione con ConciliaSfera
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🔍 Come presentare la domanda tramite ConciliaSFERA
Ecco i passaggi tipici:
Accesso / Registrazione
Si accede all’area riservata del sito dell’organismo di mediazione, che reindirizza su ConciliaSFERA.
Se sei già registrato, fai login; altrimenti devi registrarti, fornendo i dati richiesti.
Creazione nuova istanza / domanda
All’interno dell’area riservata clicchi “Nuova Istanza” oppure “Istanza di mediazione online”.
Devi compilare tutti i dati richiesti: tipo/materia della mediazione, descrizione dei fatti, valore della lite, dati anagrafici della parte istante, della controparte, eventuali rappresentanti / avvocati, allegare i documenti necessari.
Controllo e conferma dell’istanza
Dopo aver inserito tutti i dati, di solito c’è un riepilogo che viene mostrato al richiedente per controllo.
Premendo “Conferma” viene generato un documento PDF/istanza che può essere salvato, a volte firmato (digitalmente o tradizionalmente) e caricato nella propria area riservata.
Firma e invio
Il documento formato può aver bisogno della firma digitale o, in alcuni casi, firma tradizionale seguita da scansione.
Si allega la ricevuta del pagamento delle spese previste (se richiesto) e si invia la domanda via piattaforma.
Convocazione del primo incontro
Dopo che la domanda è formalmente accettata, la segreteria dell’Organismo fissa il primo incontro, nei tempi previsti dalla normativa (normalmente non prima di 20 e non oltre 40 giorni dal deposito, salvo accordo tra le parti).
Se previsto, può essere stabilita modalità telematica (videoconferenza) per l’incontro, se tutte le parti acconsentono.
Gestione documenti e fascicolo digitale
All’interno della piattaforma si forma il fascicolo digitale che raccoglie tutti i documenti (istanza, adesione, comunicazioni, allegati).
È possibile accedere al fascicolo da parte di tutti gli attori coinvolti (se autorizzati) — parti, avvocati, mediatore, segreteria.
Svolgimento della mediazione e verbale finale
Se la mediazione si svolge telematicamente o parzialmente, la piattaforma crea una stanza virtuale per gli incontri, permette condivisione documenti, video/audio, chat, sessioni riservate con il mediatore, etc.
Il verbale finale / l’accordo viene redatto, verificato da tutte le parti e firmato digitalmente, se richiesto dalla normativa o dal regolamento dell’organismo. - I compiti e le modalità operative della segreteria Inmedialex
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📑 Compiti della Segreteria di InMediaLex
1. Gestione delle domande
Riceve le istanze di mediazione e le adesioni, sia tramite email ordinaria, PEC, consegna a mano o form online.
Verifica la completezza della modulistica (domanda, deleghe, allegati, ricevute di pagamento).
Registra la pratica nel sistema gestionale (anche tramite piattaforma come ConciliaSFERA).
2. Assegnazione della procedura
Nomina il mediatore dall’albo interno, in base a competenza e criteri di rotazione.
Può designare un mediatore specializzato in base alla materia (diritti reali, condominio, contratti bancari, consumo, ecc.).
Gestisce le eventuali richieste di ricusazione o sostituzione del mediatore.
3. Convocazione delle parti
Fissa il primo incontro di mediazione nei termini di legge (tra il 20° e il 40° giorno dalla domanda, salvo accordo delle parti).
Invia le comunicazioni ufficiali alle parti e agli avvocati: convocazioni, rinvii, richieste documenti.
Usa mezzi come PEC, raccomandata A/R o posta elettronica ordinaria (se autorizzata).
4. Supporto allo svolgimento
Organizza gli spazi fisici (sale riunioni presso le sedi operative).
Attiva la modalità telematica quando richiesta (videoconferenze).
Raccoglie e archivia la documentazione prodotta dalle parti durante gli incontri.
Fornisce assistenza tecnica e logistica a mediatore e parti.
5. Gestione amministrativa
Riscuote le spese di avvio e le indennità di mediazione.
Tiene la contabilità delle pratiche, rilascia ricevute/fatture.
Verifica i pagamenti delle parti prima della prosecuzione della mediazione.
Applica riduzioni o agevolazioni previste (es. mediazione obbligatoria o demandata dal giudice).
6. Verbali e documentazione finale
Riceve dal mediatore il verbale conclusivo (con o senza accordo).
Archivia e conserva il fascicolo della mediazione.
Rilascia copie autentiche dei verbali su richiesta delle parti.
Cura la trasmissione del verbale/accordo agli avvocati, se richiesto.
7. Attività di formazione e informazione
Pubblica e aggiorna la modulistica sul sito (domanda, adesione, delega, ecc.).
Supporta i corsisti dei corsi di formazione per mediatori (iscrizioni, pagamenti, rilascio attestati).
Fornisce informazioni a cittadini, professionisti e avvocati sulle procedure e sui costi della mediazione.
8. Rapporti istituzionali
Comunica al Ministero della Giustizia i dati richiesti per le statistiche annuali sulla mediazione.
Tiene aggiornati gli elenchi dei mediatori e formatori.
Cura la trasparenza e la pubblicazione dei regolamenti e tariffe. - Come aprire una sede operativa
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📌 Vantaggi di aprire una sede InMediaLex
1. Accreditamento ministeriale
InMediaLex è un organismo di mediazione iscritto al Registro del Ministero della Giustizia.
Aprire una sede territoriale significa operare sotto questo accreditamento, senza dover costituire un organismo ex novo.
2. Reputazione e rete nazionale
Fa parte di una rete di sedi già diffuse in tutta Italia (Nord, Centro, Sud).
Essere “sede InMediaLex” facilita il riconoscimento da parte di avvocati, tribunali, professionisti e cittadini.
3. Supporto organizzativo
La sede locale riceve assistenza gestionale e amministrativa dalla segreteria centrale.
Accesso a piattaforme dedicate (es. ConciliaSFERA) per la gestione digitale delle mediazioni.
4. Formazione e aggiornamento
Possibilità di ospitare corsi di formazione per mediatori riconosciuti.
Accesso ad aggiornamenti normativi e formativi interni.
5. Opportunità professionali
La sede diventa punto di riferimento per le mediazioni civili, commerciali, consumeristiche, internazionali.
Possibilità di sviluppare convenzioni con enti pubblici, ordini professionali e imprese locali.
6. Marketing e visibilità
InMediaLex promuove le proprie sedi sul sito ufficiale.
L’apertura di una sede comporta l’inserimento nei canali ufficiali (indirizzo, contatti, email dedicata).
⚙️ Modalità operative per aprire una sede InMediaLex
1. Richiesta formale
Si presenta domanda alla direzione di InMediaLex, manifestando la disponibilità ad aprire una sede.
La richiesta include i dati del referente, eventuale disponibilità di locali idonei e zona territoriale di interesse.
2. Verifica requisiti
La sede deve disporre di locali adeguati (accessibili al pubblico, riservati, conformi alla normativa sulla privacy).
Devono esserci spazi idonei per: incontri di mediazione, segreteria, eventualmente attività formative.
3. Convenzione con la società
La nuova sede viene formalmente riconosciuta con un accordo scritto tra il referente locale e InMediaLex.
Viene assegnato un indirizzo email dedicato (es. nomecittà@inmedialex.it) e l’uso del marchio.
4. Organizzazione operativa
La gestione amministrativa e contabile resta centralizzata, ma la sede locale collabora per:
ricezione e inoltro delle domande,
convocazione delle parti,
supporto al mediatore durante gli incontri.
5. Nomina referenti
La direzione individua un responsabile di sede (spesso un avvocato o un professionista accreditato) che funge da punto di contatto locale.
6. Inserimento sul sito
Una volta aperta, la sede viene pubblicata nella sezione “Sedi operative” del sito ufficiale con indirizzo, contatti e competenza territoriale.
7. Avvio attività
La sede può iniziare a ricevere le domande di mediazione e organizzare incontri, anche in modalità telematica.
Può inoltre proporre corsi di formazione e convenzioni sul territorio. - Iscrizione come mediatore
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1. Requisiti di base
Per poter presentare domanda di iscrizione all’albo dei mediatori di InMediaLex occorre:
Laurea almeno triennale oppure iscrizione a un ordine/collegio professionale.
Aver frequentato un corso di formazione di 50 ore presso un ente accreditato dal Ministero della Giustizia (InMediaLex stesso è ente accreditato).
Aver superato l’esame finale con relativo attestato.
Non avere condanne penali o sanzioni disciplinari gravi.
Requisiti di onorabilità previsti dal D.M. 150/2023.
2. Domanda di iscrizione
La domanda si presenta compilando l’apposito modulo di iscrizione disponibile sul sito InMediaLex o richiedendolo alla segreteria (segreteria@inmedialex.it
– PEC inmedialex@pec.it
).
Va allegata la seguente documentazione:
Curriculum vitae aggiornato.
Copia dell’attestato di formazione abilitante.
Copia documento di identità e codice fiscale.
Eventuale certificato di iscrizione all’albo professionale (avvocati, commercialisti, ingegneri, ecc.).
Dichiarazione sostitutiva dei requisiti di onorabilità.
3. Selezione e valutazione
La segreteria di InMediaLex verifica la completezza dei documenti.
La direzione dell’Organismo valuta la domanda e decide sull’ammissione.
Se accolta, il nominativo del mediatore viene inserito nell’elenco ufficiale dei mediatori InMediaLex, che è trasmesso anche al Ministero della Giustizia.
4. Obblighi successivi
Aggiornamento obbligatorio: almeno 18 ore di formazione ogni due anni, con corsi accreditati.
Partecipazione al tirocinio pratico: almeno 20 procedure di mediazione assistite, nell’arco del biennio.
Rispetto del regolamento di InMediaLex e del codice etico.
Disponibilità a svolgere mediazioni sia in presenza che in modalità telematica.
5. Compensi
Il mediatore riceve un compenso proporzionato alle indennità di mediazione versate dalle parti, secondo quanto stabilito dal regolamento e dal D.M. 150/2023.
I compensi vengono liquidati dall’organismo, che trattiene una quota per la gestione della procedura.
6. Vantaggi di iscriversi a InMediaLex
Far parte di una rete nazionale con molte sedi operative.
Accesso a una piattaforma gestionale (es. ConciliaSFERA) per la gestione digitale delle pratiche.
Supporto organizzativo e amministrativo della segreteria.
Possibilità di crescita professionale e di specializzazione in diverse materie (civile, commerciale, bancaria, assicurativa, consumeristica). - Avvio e svolgimento di un procedimento telematico
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1. Avvio della procedura
La domanda di mediazione può essere presentata:
tramite form online sul sito inmedialex.com,
via PEC a inmedialex@pec.it
,
oppure via email ordinaria a segreteria@inmedialex.it
.
L’istante deve specificare la volontà di svolgere la procedura in modalità telematica (videoconferenza).
La segreteria registra la pratica e convoca le parti indicando link e credenziali per l’accesso alla piattaforma.
2. Convocazione delle parti
La segreteria invia la convocazione al primo incontro via PEC/email, con l’indicazione:
della data e dell’orario,
del mediatore nominato,
delle istruzioni tecniche per collegarsi (link, piattaforma utilizzata, test di connessione).
La convocazione telematica vale a tutti gli effetti come quella in presenza.
3. Piattaforma utilizzata
InMediaLex si avvale di piattaforme di videoconferenza sicure (Zoom, Meet o sistemi integrati con ConciliaSFERA).
È garantita la riservatezza delle sessioni:
stanze virtuali separate per ciascuna parte,
possibilità per il mediatore di parlare in privato con ciascuna parte (sessioni riservate).
4. Svolgimento dell’incontro
Identificazione delle parti: all’inizio il mediatore verifica l’identità di tutti i partecipanti (tramite documento mostrato in video e già trasmesso via email/PEC).
Discussione: le parti espongono le rispettive posizioni, con l’assistenza dei loro avvocati.
Sessioni separate: il mediatore può attivare stanze riservate per colloqui confidenziali.
Gestione documentale: gli atti e i documenti vengono trasmessi via PEC o caricati nella piattaforma gestionale.
5. Verbale e accordo finale
Al termine dell’incontro il mediatore redige il verbale di mediazione.
Se si raggiunge un accordo, il verbale con l’accordo allegato viene firmato:
con firma digitale dai partecipanti e dagli avvocati, oppure
stampato, firmato a mano, scansionato e inviato via PEC (se ammesso dall’organismo).
La segreteria rilascia copia autentica alle parti e conserva il fascicolo in formato elettronico.
6. Vantaggi della mediazione telematica
Non è necessario spostarsi fisicamente nelle sedi.
Possibilità di collegarsi da qualsiasi luogo, anche dall’estero.
Riduzione di tempi e costi di trasferta.
Maggiore flessibilità di orari.
Stessa efficacia legale della mediazione in presenza.
7. Requisiti tecnici per le parti
Connessione internet stabile.
PC, tablet o smartphone con videocamera e microfono.
Possibilità di firmare documenti digitalmente (firma elettronica qualificata/spid).
Indirizzo PEC o email ordinaria attiva.
Ente di formazione e corsi.
- Ente di formazione
-
Accreditamento ministeriale
InMediaLex è iscritto al Registro degli Enti di Formazione per Mediatori Civili e Commerciali del Ministero della Giustizia.
Numero di iscrizione: n. 380.
Questo significa che i corsi erogati sono riconosciuti ufficialmente e consentono di ottenere i titoli necessari per svolgere l’attività di mediatore. - Proposta formativa
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Tipologie di corsi offerti
📌 Corso base per mediatori
Durata: 50 ore.
Destinatari: laureati in qualsiasi disciplina (anche triennale) oppure iscritti ad albi professionali.
Contenuti: tecniche di mediazione, psicologia del conflitto, diritto civile, commerciale e processuale, simulazioni pratiche.
Esame finale con prova scritta e orale.
Rilascio di attestato abilitante valido per l’iscrizione negli elenchi dei mediatori.
📌 Corsi di aggiornamento
Durata: 18 ore ogni due anni.
Obbligatori per chi è già mediatore accreditato.
Focus su novità legislative, giurisprudenza e casi pratici.
📌 Seminari e workshop
Eventi formativi brevi su specifiche materie (condominio, bancario, assicurativo, consumo, ecc.).
Riconosciuti per il mantenimento della qualifica. - Modalità di iscrizione
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Modalità di iscrizione e costi
Iscrizione tramite il sito InMediaLex, compilando l’apposito modulo online o scaricando la scheda di adesione.
Pagamento tramite bonifico, carta di credito o PayPal.
Quote di iscrizione variabili a seconda del corso (base, aggiornamento, seminario). - Perchè scegliere Inmedialex
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Vantaggi di scegliere InMediaLex
Formazione teorico-pratica con docenti esperti (avvocati, magistrati, psicologi, mediatori senior).
Possibilità di entrare subito nella rete di mediatori dell’organismo.
Presenza di sedi in tutta Italia per seguire corsi e tirocinio vicino alla propria residenza.
Aggiornamento continuo con materiali e newsletter sulle novità legislative.
Metodologia didattica
Lezioni frontali e interattive.
Simulazioni di mediazione con role-playing.
Piattaforma e-learning per seguire i corsi anche online.
Tutoraggio e assistenza personalizzata ai corsisti.
InMediaLex offre la possibilità di svolgere il tirocinio pratico presso le proprie sedi operative.
I corsisti possono assistere ad almeno 20 mediazioni reali, come previsto dalla normativa, per completare il percorso di formazione.
Accreditamenti professionali
I corsi sono spesso accreditati anche dal Consiglio Nazionale Forense e rilasciano crediti formativi per avvocati.
Possono essere riconosciuti anche da altri ordini professionali.
Competenza territoriale delle sedi operative.
- Tribunale di Napoli
-
Via F. Galiani, 22 – 80122 Napoli
Recapiti: Tel. 08119203400 – Fax 08119109229 – Email segreteria@inmedialex.it – PEC
inmedialex@pec.it.
Via Vittorio Emanuele, 50 - 80073 Capri (NA)
Recapiti: Tel. 08119203400 – Fax 08119109229 – Email segreteria@inmedialex.it – PEC
inmedialex@pec.it. - Tribunale di Napoli Nord
-
Piazza Trieste e Trento, 9 - 81031 Aversa (CE)
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Via Vittorio Emanuele, 45 - 80026 Casoria (NA)
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inmedialex@pec.it. - Tribunale di Milano
-
Via Francesco Soave, 24 – 20136 Milano.
Recapiti: Tel. 08119203400 – Email segreteria@inmedialex.it – PEC inmedialex@pec.it. - Tribunale di Roma
-
Via Annia Faustina, 17 - 00153 Roma
Recapiti: Tel. 08119203400 – Fax 08119109229 – Email segreteria@inmedialex.it – PEC
inmedialex@pec.it. - Tribunale di Torino
-
Via Frejus, 1 - 10139 Torino
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Via Libero Bovio, 25 - 80035 Nola
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inmedialex@pec.it. - Tribunale di Torre Annunziata
-
Via Vesuvio, 14 - 80058 Torre Annunziata
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inmedialex@pec.it. - Tribunale di Benevento
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Via Ennio Goduti, 27 - 82100 Benevento
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